i madernini
Cosa sono?
Piccoli loghi che appaiono sul dorso dei libri di Federico Maderno e riproducono un ritratto caricaturale dell’autore: uomo ironico, prima di tutto su se stesso, premuroso, gentile e generoso. L’ho conosciuto in rete, per caso e – mi piace pensare – non a caso, perché la lettura delle sue opere ha di sicuro arricchito il mio bagaglio culturale dopo avermi consentito di gustare letture che a mio parere sono classiche e al tempo stesso contemporanee.
Federico Maderno, infatti, è un autore raffinato, mai pretenzioso, e fecondo.
Su nove libri letti, non ce n’è uno di cui io possa dire sia meno riuscito di altri, perché tutti hanno una ratio precisa e ben narrata che apre al lettore un ventaglio di situazioni, argomenti, ambienti sempre diversi e accattivanti: si alternano la costa ligure con il suo entroterra, Genova e i carruggi battuti dal vento, le colline delle Langhe, angoli misteriosi e segreti di grandi città (Roma, Bologna, Dresda, Londra) e di luoghi imprecisati ma realistici con edifici e abitazioni nei cui meandri si nascondono segreti da scoprire, verità da comprendere.
In ogni vicenda c'è una pluralità di temi. La riflessione sui danni del progresso nei confronti di abilità e intelligenze “vecchie” ma non per questo prive di utilità; l’altruismo che prova a farsi argine, a rischio della propria esistenza e incolumità, per smascherare e fermare chi ha un unico, banale ma realistico, scopo; la ricerca del senso della vita tra le pagine di un libro; il valore dell’amicizia e della comprensione intelligente; umani vizi e peccati capitali; il rispetto per gli animali, l’ambiente, la natura, descritti e raccontati con una scrittura bella, limpida, ritmica, accattivante e coinvolgente, capace di essere precisa nei minimi dettagli senza parvenza di noia o pesantezza.
Ogni trama coinvolge e ce ne sono di singolari, non solo nei romanzi più impegnativi per intreccio e dimensioni (penso a De profundis clamabo o a V.O.R.), ma anche nelle novelle (Nove novelle nolesi è uno splendido gioiellino) e nei racconti: leggendo Profili diseguali si sale in groppa a Incanto – cavallo uscito dalla Storia – e si va, tra boschi, sentieri e vigne delle Langhe, sorprendenti come le trame di ogni racconto.
I suoi personaggi non si dimenticano. In particolare, mi è rimasto nel cuore Evaristo Delai, che vive nonostante il suo artefice lo abbia delineato sul punto di soccombere ai sintomi di una malattia, acuiti dal chinotto di cui è goloso. È il protagonista di due gialli (Consapevole ingranaggio del caso e il finale è in omaggio e Di nuvole e d’acqua salmastra): anche questo, il giallo, è genere congeniale all’autore. Detective per caso, Evaristo Delai conta il suo tempo, ore minuti secondi, e si rivela o si scopre incline al prossimo, pronto all’aiuto proprio quando l’energia vitale scema. Ma vuole riuscire, vuole arrivare là dove le forze dell’ordine per quanto spiegate non arrivano, perché si prende la briga di osservare e ragionare. È un uomo capace di ascoltare il proprio senso civico e di mettersi in cerca della verità, sulla quale altri sorvolano, contenti di aver individuato qualcuno da chiamare colpevole, soddisfatti di elencare motivazioni anche se sono totalmente estranee all’accaduto. Dopo aver indagato sulla sparizione di una bambina, parte per raggiungere un amico, ma si ferma nel delta del Po, attirato da un paesaggio di nuvole e d’acqua salmastra, entra in punta di piedi nella vita e nelle dinamiche del luogo e risolve un delitto archiviato, solo in apparenza risolto.
Nel filone di racconti vittoriani poi, al quale Federico Maderno si sta dedicando (ne stanno per uscire tre) rientra un romanzo d’avventura (Abigail) che, nato come narrativa per ragazzi, ha tutti i crismi di un romanzo e in cui riprende ambienti e atmosfere di uno dei racconti lunghi di Tùrbìne, raccolta della quale fa parte uno dei miei preferiti, Nell'abisso del cristallo, storia di una famiglia per tanti versi esemplare della provincia italiana.
Sono certa che questa mia presentazione gli parrà un immeritato panegirico; tuttavia, è ciò che penso e che i già numerosi (venti) e prestigiosi premi ricevuti dalle sue opere testimoniano. Penso anche meriti di arrivare nelle librerie di tante case: a questo, nel mio piccolo, desidero contribuire.
Le mie recensioni a ciascuno dei suoi libri sono apparse sul mio sito vecchia versione e sono reperibili nella sezione recensioni del portale Writer Officina.
Su nove libri letti, non ce n’è uno di cui io possa dire sia meno riuscito di altri, perché tutti hanno una ratio precisa e ben narrata che apre al lettore un ventaglio di situazioni, argomenti, ambienti sempre diversi e accattivanti: si alternano la costa ligure con il suo entroterra, Genova e i carruggi battuti dal vento, le colline delle Langhe, angoli misteriosi e segreti di grandi città (Roma, Bologna, Dresda, Londra) e di luoghi imprecisati ma realistici con edifici e abitazioni nei cui meandri si nascondono segreti da scoprire, verità da comprendere.
In ogni vicenda c'è una pluralità di temi. La riflessione sui danni del progresso nei confronti di abilità e intelligenze “vecchie” ma non per questo prive di utilità; l’altruismo che prova a farsi argine, a rischio della propria esistenza e incolumità, per smascherare e fermare chi ha un unico, banale ma realistico, scopo; la ricerca del senso della vita tra le pagine di un libro; il valore dell’amicizia e della comprensione intelligente; umani vizi e peccati capitali; il rispetto per gli animali, l’ambiente, la natura, descritti e raccontati con una scrittura bella, limpida, ritmica, accattivante e coinvolgente, capace di essere precisa nei minimi dettagli senza parvenza di noia o pesantezza.
Ogni trama coinvolge e ce ne sono di singolari, non solo nei romanzi più impegnativi per intreccio e dimensioni (penso a De profundis clamabo o a V.O.R.), ma anche nelle novelle (Nove novelle nolesi è uno splendido gioiellino) e nei racconti: leggendo Profili diseguali si sale in groppa a Incanto – cavallo uscito dalla Storia – e si va, tra boschi, sentieri e vigne delle Langhe, sorprendenti come le trame di ogni racconto.
I suoi personaggi non si dimenticano. In particolare, mi è rimasto nel cuore Evaristo Delai, che vive nonostante il suo artefice lo abbia delineato sul punto di soccombere ai sintomi di una malattia, acuiti dal chinotto di cui è goloso. È il protagonista di due gialli (Consapevole ingranaggio del caso e il finale è in omaggio e Di nuvole e d’acqua salmastra): anche questo, il giallo, è genere congeniale all’autore. Detective per caso, Evaristo Delai conta il suo tempo, ore minuti secondi, e si rivela o si scopre incline al prossimo, pronto all’aiuto proprio quando l’energia vitale scema. Ma vuole riuscire, vuole arrivare là dove le forze dell’ordine per quanto spiegate non arrivano, perché si prende la briga di osservare e ragionare. È un uomo capace di ascoltare il proprio senso civico e di mettersi in cerca della verità, sulla quale altri sorvolano, contenti di aver individuato qualcuno da chiamare colpevole, soddisfatti di elencare motivazioni anche se sono totalmente estranee all’accaduto. Dopo aver indagato sulla sparizione di una bambina, parte per raggiungere un amico, ma si ferma nel delta del Po, attirato da un paesaggio di nuvole e d’acqua salmastra, entra in punta di piedi nella vita e nelle dinamiche del luogo e risolve un delitto archiviato, solo in apparenza risolto.
Nel filone di racconti vittoriani poi, al quale Federico Maderno si sta dedicando (ne stanno per uscire tre) rientra un romanzo d’avventura (Abigail) che, nato come narrativa per ragazzi, ha tutti i crismi di un romanzo e in cui riprende ambienti e atmosfere di uno dei racconti lunghi di Tùrbìne, raccolta della quale fa parte uno dei miei preferiti, Nell'abisso del cristallo, storia di una famiglia per tanti versi esemplare della provincia italiana.
Sono certa che questa mia presentazione gli parrà un immeritato panegirico; tuttavia, è ciò che penso e che i già numerosi (venti) e prestigiosi premi ricevuti dalle sue opere testimoniano. Penso anche meriti di arrivare nelle librerie di tante case: a questo, nel mio piccolo, desidero contribuire.
Le mie recensioni a ciascuno dei suoi libri sono apparse sul mio sito vecchia versione e sono reperibili nella sezione recensioni del portale Writer Officina.