il Natale di Pedro

Stavano lì, nella memoria, mentre le cercavo ovunque perché ero certa che fossero da qualche parte, nascoste negli anfratti di un supporto digitale che non ero in grado di aprire, nel quale non sapevo cercare. Mi ero rassegnata a non vederle più.
Invece.
La necessità di riordinare toglie dal cilindro, come un mago, un vecchio cd: “foto belle G” scritto sopra con un pennarello.
Lo infilo subito nel pc, smanetto, provo di tutto ma devo ricorrere a mani esperte che in un battibaleno mi mostrano, salvati lì, rimasti impressi e vivi, attimi segnati nella pelle della memoria come cicatrici che toccare addolora e al tempo stesso rincuora.
Non ho immortalato Pedro piccolissimo, appena arrivato il 21 dicembre 2002 come regalo di Natale. E me ne pento: mancava una settimana a compiere due mesi di vita ed era meraviglioso (come tutti i cuccioli), ma la mia gioia era immensa e tale da non avere tempo, non avere idea, non pensare neppure per un secondo a distrarre l’attenzione da lui e dalla sua bellezza alla quale ho provato a dare voce.
Mi conforta scrivere di lui, di prima, di dopo; mi appaga sapere che posso contribuire ad aiutare altri suoi simili: tutto il ricavato delle vendite di quanto ho pubblicato è destinato infatti ad animali in difficoltà e alle persone che se ne prendono cura.
link utili qui
qui invece, in particolare, la sua vita che non è davvero finita.