L'amore al maschile

Amori sospesi: dieci racconti fitti, il punto di vista maschile sull’amore e sull’eros, dalla prima volta in cui il bambino subisce l’abbandono della madre all’ultima in cui l’adulto riesce ad abbandonarsi all’estasi, quando forse l’amore non c’è.
Vita quotidiana, riflessioni più o meno profonde a seconda del protagonista, momenti che appartengono all’esistenza di ognuno: l’innamoramento all’uscita da scuola, il ricordo di lei, intatto, che si disfa di fronte alla volgare trasformazione operata dal tempo, la magia dell’intesa fisica che supera l’incomprensione reciproca di lingue diverse, il lungo matrimonio pieno di bene sì, ma tanto noioso; e ancora la sofferenza di doversi svegliare ogni giorno, e quella di invecchiare tornando bambino e perdendo la cognizione di sé.
E anche il lavoro talvolta alienante: un aggettivo da catene di montaggio ma potrebbe essere appropriato anche per un professore di greco che, certo, almeno nel declamare i classici prova piacere.
E infine lo stridente confronto tra vecchiaia e gioventù, misteriosamente attratte da un comune sentire, vicine quasi fino a toccarsi ma impossibilitate a compenetrarsi, nonostante il desiderio.
Personaggi tutti magici, ma Trippoli e il Vecchione mi sono rimasti nel cuore.
Un libro struggente e magistrale, di Alberto Asor Rosa.