Natale sugli sci?

Quando ancora credevo a Gesù Bambino, tra Natale e Santo Stefano viaggiavo imbacuccata da Milano Lambrate a Lodi per andare dai nonni o dai cuginetti. Si tornava infreddoliti la sera tardi, ma casa era vicinissima alla stazione e le situazioni di pericolo inesistenti.
A mistero svelato e fino all’anno della maturità classica, sciavo imbacuccata e anche molto impacciata. Non sia mai che tu non sappia sciare… e va bene, accontentiamo la mamma.
La mia natura però è un’altra: sono un’anima stanziale e se proprio devo viaggiare, portatemi a vedere cose belle: una città d’arte, una pinacoteca, o al mare. E che vicino a me ci sia un cane.
Tra i miei cani (Dog ha viaggiato pochissimo e Giatt ci segue lo stretto indispensabile) Pedro ha portato il suo spirito esploratore ovunque siamo andati e – a parte l’aereo – ha utilizzato tutti i mezzi di locomozione possibili, urbani e no. Era diventato un esperto conoscitore dei traghetti per la Corsica (nell’immagine ritrovata il suo primo viaggio, estate 2003; da notare la sincronia tra acconciatura e orecchie al vento) e per la Sardegna.
Per leggere di loro, rimando di nuovo qui.