non è mai solo un cane

Nella vita con il proprio cane arriva il momento delle cure mediche; non parlo di quelle di routine, mi riferisco a cure importanti per patologie gravi, a volte curabili, altre no.
Si spera sempre, fino a quando ci si deve arrendere. Purtroppo, so di cosa parlo.
Blasco e Marina sono legati dal luogo d’origine, dal destino, dalla storia, da vicende familiari: non è un caso se sono insieme. È solo un cane (dicono), che l’autrice Marina Morpurgo definisce un “librino” ma che lo è solo per la misura, al quale si è aggiunto un altro volume (La storia continua, che non ho ancora letto), affronta il tema non semplice della malattia dai due punti di vista umano e canino.
In situazioni simili ci si chiede (io almeno l’ho fatto, l’ho dovuto fare) quali sono la strada e la scelta migliori per il nostro cane; ci si domanda lui cosa pensa, cosa prova, quale sarebbe la sua decisione se potesse prenderla. Io ho cercato di capire Pedro guardandolo negli occhi, provando ad “ascoltarlo” anche attraverso il contatto: spero di aver capito bene.
Blasco ce lo dice con una sottile ironia che ribalta l’idea dell’amico fedele in adorante contemplazione.  Anche questo può fare per te il tuo cane: aiutarti ad affrontare momenti che non vorresti mai attraversare.