non c'è verso

Non c’è verso.
Lotta integrata? Estirpazione? Sanificazione del terreno?
Tutte! Le abbiamo provate tutte, ma ostinato, pervicace, in apparenza indistruttibile, il pomo@oro è infestante.
Pomodoro, direte voi pensando a un errore di battitura. No, no! La consonante mancante è un’altra ma non la posso rivelare così, d’emblée: trattasi di cosa di cui si cerca il senso, invano, perché un senso non ce l’ha; cito di nuovo Vasco come nel già edito pezzo «No O.G.M.» inserito in Estemporanea che di certo qualcuno ha letto ma altri di certo no e non vorrei rovinare loro la piccola sorpresa. Il suddetto pezzo è anche già stato divulgato, in caso qualcuno incuriosito volesse cercarlo e leggerlo. Tuttavia, per cogliere appieno il senso di tutto il resto, meglio sarebbe acquistare il libro; si aiuta così un’associazione fidata (Associazione A…Fido) di persone che si occupano di cani e gatti abbandonati, malati, recuperati. Insomma, anime bisognose.
Sta di fatto, dunque, che questo pomo anomalo, dotato di imbarazzante protuberanza, non è nuovo nel nostro piccolo orto e non c’è verso di eliminarlo.
Forse ci dobbiamo accontentare, per ora, della diminuzione: erano due nel 2022; è uno nel 2023; forse dobbiamo raddrizzare il tiro: trovare, cioè, l’antidoto efficace.
Per quale motivo ne desideriamo la sparizione?
Appare innocuo, persino buffo, direi ridicolo nella postura come quei soprammobili kitsch presenti in alcune case di una volta e in quelle più recenti, quelle shabby chic, che sono uno shock pericoloso per la retina. Appare innocuo, ma non è così: l’anno scorso, al taglio e conseguente assaggio era insapore, ma l’assaggio – imprudente – ha avuto qualche sgradita ripercussione.
Il nuovo soggetto resterà esposto al pubblico il tempo sufficiente ad avvizzire (tutto sommato, non dovrebbe impiegarci troppo), finirà quindi adeguatamente smaltito, facendo attenzione ad evitare azioni inquinanti/infestanti.

L’iperbolica allegoria condensa in un ortaggio (di per sé, poveretto, incolpevole) certa umana insostenibilità, non perché diversa, ma perché pericolosa.