Biografia di un sacerdote, nato cento anni prima, quando i cannoni di Bava Beccaris avevano da poco finito di sparare (1898) e vissuto fino al 1987. Un arco temporale denso e quanto mai significativo per Milano, per il Paese. Pochissima bibliografia su di lui, solo carte d'archivio, anzi di archivi!
Mosso a compassione, mons. Bruno Bosatra, responsabile dell'Archivio storico diocesano, mi permise di derogare alla regola che prevedeva la consultazione dello schedario nella chiesa di Santo Stefano, adibita all'epoca a deposito della documentazione. Fredda, gelata, rischiavo l'assideramento in inverno. Così, prelevavo ad una ad una le cassette degli schedari e le portavo in sala lettura, calda, accogliente, silenziosa come di prassi, tranne il cigolio del parquet ad ogni passo di studioso; ma teneva compagnia.
In quella stessa sala ho voluto festeggiare l'avvenuta pubblicazione del libro, con un piccolo brindisi privato tra alcuni studiosi coinvolti e gli archivisti, figure determinanti per chi scava nella documentazione. Nessuno meglio di loro conosce i documenti presenti, sa dove e come sono catalogati e con un semplice ma mirato consiglio riesce a fornire un indirizzo proficuo.
Il card. Carlo Maria Martini non era persona incline al sorriso. Ne conservo quindi, ancor più compiaciuta, il ricordo mentre si complimentava con me per la mole di lavoro che avevo svolto e per la riuscita del libro. Aggiunse anche una battuta tra l'ironico e il divertito - di cui purtroppo non ricordo esattamente le parole - sull'essere lui, come mons. Bicchierai, un gesuita e sul modo in cui avevo trattato l'argomento.
Troupe del TGR Lombardia anche quel pomeriggio, sala gremita e ricordi.