Jappo: ne sento parlare, scopro che non c'è più, mi vien subito voglia di conoscerlo ma aspetto che termini la puntata che Storie di canili dedica al suo partner etico.
Associazione Sulle orme di Jappo. Giovani, amici, stessi valori, stesse prospettive, un'idea comune, tanti progetti come è giusto che sia alla loro età, nonostante mondo, ambiente, società scoraggino in tutti i modi.
In questa puntata non c'è un canile, o meglio, non c'è ancora perché è negli obiettivi da raggiungere, sciorinati con convincente consapevolezza e un pizzico - lo dico da anziana prof - di sana, folle persuasione.
Appena il filmato si chiude, cerco il sito di Jappo e cerco lui: lo guardo, una bella faccia, un'espressione fiera, segnata ma forte, i capelli della sua umana sul suo collo robusto. Jappo è qualcuno che non si lascia dimenticare e che richiede, senza pretendere in modo esplicito ma con rigore, di agire in suo nome.
I progetti sono elencati con chiarezza; poi noto nella sezione blog un articolo apparso lo scorso 11 settembre (il mio compleanno) sul disegno di legge cosiddetto Save list, un argomento che mi sta molto a cuore (in queste note a margine ci sono alcuni miei interventi in merito, sotto forma “letteraria”). Sulla nostra consonanza non avevo dubbi prima, men che meno li ho dopo averlo letto.
Grazie a Giaris per avermeli fatti conoscere.

