Lo so, lo riconosco: vi ho tormentato per mesi, come un maglio o – come direbbe qualcuno che conosco – come una donna che vince per sfinimento, con un costante lavorio ai fianchi.
Costanza e perseveranza sono caratteristiche che mi riconosco, in effetti, ma l'intenzione non era certo di sfinirvi: solo di convincervi, spingervi, pungolarvi e far sì che confluiste verso TED, questo libro che si è personificato in acronimo quasi da solo, sorretto dalle mie periodiche promozioni. E ad essere sinceri ci vuol fantasia anche per quelle, fino all'ultimo.
Che dire, dunque, a piuma d'oro conquistata?
Grazie a tutti, come minimo:
a chi ha letto prima ancora della pubblicazione e ha cancellato con le sue considerazioni i miei infiniti dubbi (Teresa!)
a chi mi ha aiutato a ricordare (Arabella! Lorenzo e Giampaolo!)
a chi ha corretto con santa pazienza anche le virgole (Federico! Marco!)
a chi ha considerato con occhio critico e poi ha recensito (Bruno! Valeria!)
a chi ha organizzato una bellissima presentazione (Laura!)
a chi mi ha dato spazio in vetrina (Corrado!) e nell'etere (RLV, la radio a colori!)
alle Croci Rossa e Verde di Levanto (presidenti e volontari!) che ho sentito tanto vicine e premurose
ai levantesi
ai lettori che conosco e a quelli che non conosco di persona
agli amici.
Ho passato la giornata ieri a “incontrare” chi lasciava un messaggio, un segno, una “gif”. Tanti!
La cosa più bella è stato vedere riuniti squarci di vita: gli amici di infanzia, di scuola, del mare, della mia mitica palestra, i colleghi, qualche ex alunno, le conoscenze più recenti strette sui social, alcune diventate amicizie e collaborazioni.
È stato bellissimo. Grazie ancora a tutti.
Mi auguro che la visibilità conquistata con questo riconoscimento si traduca in altre copie vendute a favore delle due associazioni che ho deciso di sostenere con questo libro, che forse vi stupirà ancora: non posso per ora dire di più; restate in ascolto, mi raccomando. Intanto, io mi rimetto a scrivere.

