In dieci racconti, l'arco di una vita di un padre, una figlia e i loro animali.
Attraverso il sorriso, nella pacata felicità di predisporre tutto per il futuro, con i racconti degli affetti più cari arriva la confidenza. Il legame si rinsalda e inizia a forgiare il carattere, a nutrire l’indole. Il padre educherà la figlia e l’aiuterà, nella costruzione della persona, ad affinare un comune sentire; le insegnerà anche ad accarezzare le anime animali, mentre le parla dei suoi cani.
«Sono in pensione: ho finito di lavorare e di preoccuparmi; finalmente posso star tranquillo e dedicarmi alla lettura, godermi il silenzio e gustarmi le soddisfazioni che una figlia come lei sa dare a un padre».
«Mio marito sta sempre seduto in poltrona! E non gli fa bene: dovrebbe muoversi, camminare. Bisogna che gli trovi uno stimolo, uno scopo, un motivo! Già, ma quale?»
«È incredibile ma è vero. Per quanto tempo l’ho aspettato? Ora è qui! È mio! No; non è mio».
Uno scricciolo peloso dal nome monosillabico: Dog = Cane.
Quando restano solo i ricordi, si cerca talvolta di renderli tangibili. Diventano così una piccola cosa preziosa che, con insensata imprudenza, si ripone in un luogo ritenuto sicuro perché vicino; invece, la si mette sbadatamente a repentaglio, alla mercé dei ladri, che la rubano per i soldi e poi la buttano, perché inutile e invendibile.
Si resta ancora più soli.
Si cerca giustizia, o almeno si crede di cercare quella, pur sapendo che sarà molto difficile, se non impossibile, ottenerla.E non si trova più niente, neppure la comprensione.
Gli alberi secolari "sono come grandi uomini solitari" (Herman Hesse).
Sono simboli, certezze, garanzie di vita. La loro età è presunta e tale deve restare.
Il compito dell’uomo è tramandarne la cura, ma c'è chi non lo comprende. L'albero, però, troverà una soluzione.
Le recensioni di Valeria Gatti sono esse stesse un bellissimo racconto. Clicca per leggerlo.
©Amelia Belloni Sonzogni