"L'autrice non ha altro scopo, fuori di quello di ripresentare la storia di un italiano di questo secolo, col suo patrimonio ideale e religioso, i suoi interessi, i legami famigliari, e il ruolo svolto nella sua patria: quella domestica, la bergamasca appunto, e quella più grande e risolutiva, l'italiana [...] è il cammino della tradizione europea di classe dirigente [...] non si dà legittimazione all'agiatezza e alla distinzione sociale, se non nel servizio". Dalla prefazione di Giorgio Rumi